Ecosostenibilità, attenzione all’ambiente, rispetto dei cicli naturali, viticoltura biologica: e quante ancora ne potremmo raccontare…
Quante volte abbiamo letto o sentito parlare di temi così attuali e sensibili, talvolta cogliendone però nulla di più che un approccio modaiolo, opportunistico e di marketing?
In questo caso non è così: quello che ogni giorno mette in opera Cristian Zaninelli nella sua azienda, coadiuvato dalla moglie Sara e affettivamente sostenuto dai loro figli Ginevra, Ettore, Leone e Celeste, è davvero un progetto vitale teso all’ottimizzazione del rapporto fra l’uomo e i risultati del suo lavoro agricolo e viticolo: sia che si tratti degli appezzamenti da cui ricava i suoi deliziosi Franciacorta, sia dell’orto didattico che quotidianamente gli fornisce il meglio della sua terra.
Spensierata è la vera appendice operativa di questa famiglia, che agisce in simbiosi con ciò che la circonda restituendogli amore, calore, passione, e agendo dall’inizio alla fine e da mane a sera con il minimo interventismo ambientale: qui tutto, anche il materiale riciclato per imballaggi ed etichette, ad incastro e senza uso di colla e nastro adesivo, partecipa ad un risultato che vuole la vigna protagonista assoluta del risultato finale, vista la vocazione di un territorio d’elezione per la nostra spumantistica.
Proprio da queste parti, in anni trascorsi, Cristian ha acquisito l’esperienza necessaria per affrontare poi in proprio un’attività così impegnativa: al di là della conduzione biologica, ufficialmente certificata a mo’ di ulteriore dichiarazione d’intenti, quello che si respira da queste parti è la partecipazione sentita ad un contesto che merita la massima attenzione, pur se con fatica, lungimiranza e pazienza (con un nome, Spensierata, ad esorcizzare e sublimare il grande impegno prestato).
Metodi classici, ovviamente, con lo chardonnay protagonista pressoché ovunque, in attesa che il Nostro metta ulteriormente a punto i suoi obiettivi tesi ad una rifermentazione anche da pinot nero.
Dal Nature al Satèn, fino al Brut: già un classico, con il suo perlage fine e sostenuto e un corredo aromatico che muove dalla fragranza della crosta di pane ai fiori bianchi, per ampliarsi a ricordi di agrumi e di pesca. Sapido al palato, persistente, fresco ma complesso, sarà compagno ideale anche di tutto un pasto.