Adagio Vini

Stappo Distribuzione Vini Roma - Adagio Vini

Sempre bellissimo, pur se non facile, pensare guardando lontano ma tenendo costantemente presente l’immanenza di ogni gesto, la sintesi di ogni intuizione, l’intento di cogliere dell’attimo vissuto il valore più intrinseco.

È la filosofia prioritaria di Andrea Visentini, coadiuvato nella realizzazione dei suoi (dei loro) desideri dalla moglie Marcella: anche e soprattutto da quando, nel 2016, i Nostri furono catturati dalla suggestione di questo delizioso fazzoletto dei Colli Berici dove, data la comune passione per il vino, si sono poi messi di buzzo buono a vigneggiare, per usare un neologismo, e non a villeggiare come avrebbero magari fatto altri, ricavandone risultati invero meritevolissimi.

Adagio, il nome del progetto: e questo la dice già lunga sulla filosofia aziendale fatta di pazienza, attesa, maturazione, esperienza. Fino al 2020 l’attività era rimasta un impegno a latere di altri obblighi professionali, ma pian piano la frittata s’è fatta: da lì l’attenzione anche alle più opportune pratiche biologiche, tese pure all’ottenimento di un olio altrettanto lodevole.

A vederla più nel dettaglio qui sono garganega, ribolla e alcune uve internazionali a dire la loro; un bacio appassionato merita però la valorizzazione del tai rosso, vitigno locale di cui nei decenni scorsi qualcuno s’era dimenticato, e nella quale Andrea ha invece creduto sin dagli inizi: in questo fortemente supportato dall’enologo Alessandro Pialli, esperto del vitigno come forse null’altri in Italia e nel mondo.

La gamma vede anche un laboratorio perenne costituito da una linea di etichette dette Prospettive: vini che potrebbero non essere commercializzati tutti gli anni ma di volta in volta frutto di studi, uve e collaborazioni diverse fra loro, e che vedono la luce soltanto quando il lavoro concluso si riveli davvero degno di nota – al momento, fra l’altro, tutte le etichette della cantina sono oggetto di restyling.

Anche nell’attribuzione dei nomi ai propri vini, Andrea ama sottolineare sensazioni e suggestioni. Basterebbe citare a mo’ d’esempio Venerdì, da garganega al 100%, con cui ci si intende riferire a quei momenti spensierati ed evasivi nei quali un sottile afrore di libertà si tocca con mano: quanto si ripromette di fare questa garganega generosa, versatile, solare e dinamica.

Oppure Legami, totalmente prodotto con il tai rosso di cui si diceva. Quei legami che segnano un percorso profondo, che muovono da noi e tornano a noi, facendoci ogni volta riflettere e modificare gesti e pensieri: legami non sempre facili da costituire o da mantenere. Emblematico, in questo senso, il tai rosso: difficile e bisognoso di attenzioni, da ascoltare e con cui parlare di giorno in giorno.

Adagio, per l’appunto: come volevasi dimostrare.

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